Le balze del Valdarno
Nel Pliocene e nel Pleistocene Milioni di anni fa, il Valdarno era un grande lago. Nel corso dei millenni le acque si sono ritirate e i sedimenti sono stati sottoposti all’azione degli agenti atmosferici. Un lunghissimo e paziente lavoro di erosione che ci ha consegnate quelle che noi oggi conosciamo come le Balze del Valdarno. Alla fine del secolo scorso una parte di esse, comprese nei comuni di Castelfranco-Piandiscò, Loro Ciuffenna, e Terranuova Bracciolini, è stata dichiarata Area Naturale Protetta di Interesse Locale. Si tratta di strutture geologiche di particolare interesse e bellezza costituite da argille, sabbie e ghiaie che possono essere alte fino ad un centinaio di metri. Guardare le Balze del Valdarno non vuol dire solo ammirare uno spettacolo naturale ma anche “leggere” un trattato di storia naturale: lo sforzo continuo e inarrestabile della natura di trasformarsi, alla ricerca di un equilibrio perfetto. Un processo in corso anche mentre lo osserviamo: le piogge che scorrono lungo le loro pareti le incidono alla base provocando una lentissima ma costante erosione. Questa terra è stata assimilata ad un castello di sabbia con un particolare colore giallo ocra differenziato in molte sfumature che il sole contribuisce a creare e a trasformare dall’alba al tramonto.